Telefonata di metà pomeriggio della amorevole figlia alla madre.
Perchè io SONO una filglia molto amorevole e anche legermente apprensiva, specie con la mia poco pratica madre.
Ma torniamo al telefono che suona...
Driiiin, driiin!!!
Mamma di Phoebe: "Pronto?"
Phoebe: "Oh, mà?
Tutto bene? Che fai?"
Mamma di Phoebe: "No, niente. Ho appena finito di fare yoga, ero un po'
squilibrata. Dovevo meditare."
Phoebe: "..."
Mamma di Phoebe: "Dimmi, volevi qualcosa?"
Phoebe: "No, ecco. Ti volevo avvertire che non sono a cena stasera,
vado con M. e C. a cena"
Mamma: "Mmm. Bene."
Phoebe: "Bene."
Mamma: "..."
Phoebe: "Che c'è mamma? Tutto ok? Sei strana..."
Mamma: "No, è che... è arrivata una pianta per te"
Phoebe: "In che senso una pianta?"
Mamma: "Una pianta, quanti sensi vuoi che abbia la parola pianta! Te
l'ha portata il fioraio"
Phoebe: "Ma per me? Ma sei sicura?"
Mamma: "Sì, sì. C'è sopra il tuo nome..."
Phoebe:"Ah."
Mamma di Phoebe: "Nel biglietto c'è scritto... mmmm... aspetta... Spero che tu possa coltivare questo piccolo dono... e qualcos'altro. Non capisco..."
Phoebe: "Mah... non so proprio chi possa avermela mandata... davvero,
eh! Non vedo l'ora di arrivare a casa per vederla..."
Mamma: "Eh!"
Phoebe: "Sono proprio curiosa di saper... Ehi! Un momento, ferma tutto.
Hai letto il biglietto??? MAMMA!!!!!"
Mamma (colta in fallo): "Ehm, chi... io? Ehm... Bèh, dovevo! E se era
una bomba??"
Phoebe: "..."
Mamma (sempre più concitata): "E poi il biglietto non era
chiuso"
Phoebe (scettica e col sopracciglio alzato): "Vorresti forse dire che
il biglietto era pinzato sul cellophane o sulla carta?"
Mamma: "No, era dentro una bustina"
Phoebe: "Allora vedi che l'hai aperta???"
Mamma: "Ma che vuol dire? Non era chiusa, c'era solo il lembo infilato
dentro! Se non volevano venisse aperta da chiunque dovevano incollarlo!"
Phoebe: "ma spiegami... lo dovevano chiudere con la fiamma
ossidrica????"
Mamma (consapevole che la miglior difesa è l'attacco): "Vedi? Con te
non ci si parla... Che deve fare una povera, vecchia e stanca madre?? Non sei equilibrata. Non capisco perché non vieni al corso di yoga anche tu."
Phoebe: "..."
Mamma (in tirata zen): "Se solo tu conoscessi di più il tuo karma,
scopriresti che prendertela per queste picc..."
Phoebe (ora arrabbiata davvero): "Mamma, piantala co'ste menate yoga.
Te l'ho detto mille volte: non voglio che mi apri le lettere, la corrispondenza,i bigliettini e simili. Non voglio che tu mi apra nemmeno la pubblicità dell'Ipercoop, chiaro??? Se voglio te la
faccio leggere io, cazzo!"
Mamma (che oramai ha assunto la posizione dell'albero): "Non capisco
perchè tu te la prenda così. In fondo non c'era scritto nulla. Ed era aperto. E soprattutto non dire parolacce per favore."
Phoebe:"Mamma, sei pregata di considerare il fatto che ho la veneranda
età di 31 anni! Non ti puoi comportare sempre come quando alle medie inferiori leggevi di nascosto il diario di mia sorella! E cazzo lo dico quando mi pare, ok??"
Mamma (nella posizione del loto): "Guarda che io facevo bene a spiare
tua sorella, lo fanno tutte le mamma che credi? Dovevo sapere."
Phoebe: "Ma che vuol dire se lo fanno tutti, mamma!!! A parte che non è
vero, e poi che vogliamo fare? Siccome tutti picchiano i bambini, li picchi pure tu?"
Mamma (all'improvviso isterica): "Io non vi ho mai
picchiato!!"
Phoebe: "Ma che vuol dire, era un esempio!!! Va bene, basta, mi
arrendo..."
Mamma: "Insomma, mi chiedi scusa?"
Phoebe (esausta e sconsolata): "No, mamma, mi arrendo e basta. E'
inutile..."
Mamma: "Sei la solita esagerata. Con questa storia del rispetto la fai
troppo lunga. Che sarà mai se sono andata a leggere un bigliettino. Che poi, non era nemmeno niente di ché. Fosse stata una lettera d'amore, allora sì che sarebbe stata una cosa interessante. Ma
così, nemmeno la sodd..."
Phoebe: "TUTUTUTUTUTUTU..."
I genitori non si possono educare, c'ha ragione chi giustamente me l'ha fatto notare di recente.
Un povero figlio trentenne può illudersi che sia possibile e nel breve periodo bearsi in questa chimera, ma alla conta dei fatti non si può.
Proprio no.
Bisogna tenerseli così come sono finché si resiste, non c'è scelta alcuna.
E pregare Iddio che, nel caso eventuale e disgraziato che si procrei, non ci si involva in creature similari. C'è chi dice che non si smette mai di essere figli, e non è permesso nemmeno
evolversi in Figli 2.0 (ovvero la versione con indipendenza riconosciuta).
Appena si entra nel raggio traente di azione parentale si è spacciati: fine della privacy, fine della propria intimità e fine del tanto blaterato ed osannato rispetto. Si torna immancabilmente ad
essere la bambina con le trecce ed un dente ogni quarto d'ora che non si sa allacciare le scarpe da sola perché fa il nodo al contrario.
Non serve nemmeno andarsene di casa.
E' perfettamente inutile.
Ti aspettano al varco, reclamando il loro posto d'onore nella tua vita e ficcando il naso anche dove non si può. I genitori ti trovano sempre, meglio dell'FBI.
Scappare non si può, non c'è via di fuga.
I genitori ti trovano anche se provi a scappare in Costarica.
Perlomeno i miei...