28 giugno 2004
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11:38
Caldo torrido.
Era ora.
Piscina.
Pistole ad acqua che sembrano bazooka.
Un'amica venuta da lontano alla ricerca di un po' di serenità e di allegria.
Risate.
Amici.
Cocomero e sangria.
Il sole che finalmente c'è. Una bella grigliata in compagnia.
La panzanella della mamma.
Amori che... boh, non si sa bene. Vedremo come andrà a finire, ma speriamo bene.
Insomma, l'estate è arrivata, è ufficiale.
C'ha messo un po', ma è arrivata.
Meglio tardi che mai.
La pelle comincia a diventare nera, anzi rossa, ed è bello confrontarsi le scottature in centro la sera davanti ad una birra chiara.
E la malinconia, la delusione e anche quel po' di rabbia residua in fondo al fegato a sinistra si sciolgono al sole. Che tanto non ne vale la pena e lo dovevo capire tanto tempo fa.
Ma si sa, sono ingenua e credo troppo nella gente.
Meglio tardi che mai
PS. Dedicato alla Raffy, che forse mi legge da Boston. Torna presto che ci manchi!!!!
Published by phoebe1976
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vita vissuta
24 giugno 2004
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17:57
Primo episodio: la telefonata che non t'aspetti.
Antefatto: l'esemplare femminile in questione va tutte le mattine a prendere il caffè in un bar, dove un esemplare maschile parecchio belloccio ed interessante la occhieggia sempre. Al lavoro,
una mattina le suona il telefono.
Esemplare femminile: "Pronto?"
Esemplare maschile: "Ciao, sono X. Mi incontri sempre al bar. Ti disturbo?"
E.F.: "Ohhhh, nooooooooo!!! Ma figurati!!"
E.M.: "Scusa se ti disturbo al lavoro, ma vorrei tanto andare a prendere un caffè con te, lontano da occhi indiscreti."
E.F.: "Ma certooo!!!" Momento di lucidità nel cervello: "Scusa, ma che vuol dire lontano da occhi indiscreti?"
E.M.: "Bèh, no, niente di chè. E' che la cassiera del bar dove ci incontriamo di solito è amica di mia moglie ed è una tale chiacchierona!!!"
E.F: "Tu... tu... tu... tu... tu..."
Morale della favola: "Sono sposato, ma niente di serio!!!"
Secondo episodio: irritazione, pessimismo e fastidio by SMS
Antefatto: l'esemplare maschile e quello femminile non si sono lasciati bene (anzi, molto molto male) ed in più abitano lontani. Lasciati? No, non era stare insieme... più una affettuosa
amicizia, diciamo. Tant'è che è un bel po' che non ci si sente anche se E.F. subisce ancora il fascino del ricordo di E.M. pur non rammentandone più la voce. Anzi, diciamoci la verità, E.F. c'è
ancora un po' sotto, e l'idea di vederlo tornare la renderebbe irrazionalmente pazza di gioia. Il tutto si svolge in un'ora tarda, via sms.
E.M.: "Vorrei parlarti, anzi vorrei fare due chiacchiere a quattrocchi. Succederà?"
E.F.: "Dipende da te."
E.M.: "Che vuol dire dipende da me, non capisco"
E.F.(sbuffando insofferenza per ferite che possono riaprirsi): "E come mai ti è presa voglia di vedermi dopo tutto questo tempo?"
E.M.: "Perché prima ero arrabbiato con te e poi non stavo bene né con te né con me stesso*"
E.F.(digrignando i denti mentre scrive e beve una caipiroska alla fragola): "Io la sapevo diversa. Per il rispetto del bene che ancora ti voglio sei pregato di non prendermi in giro che non
me lo merito"
Silenzio assenso
Morale della favola: "Anche l'ipocrisia maschile ha un limite, sebbene molto oltre la decenza"
*NB. E.F. già sa che lui va strombazzando in giro il suo amore per la nuova fidanzata ed il fatto che pare abbia trovato la donna della sua vita. Che evidentemente non è E.F.
Terzo episodio: baila baila a Cuba
Antefatto: l'esemplare femminile è stata lasciata dal classico esemplare maschile bello intellettuale più o meno 6 mesi fa senza nemmeno una parola. Dopo due anni. Belli o brutti, ma due anni.
La mia pittoresca cittadina di provincia, si sa, è un buco e ogni volta che si sono incontrati lui s'è voltato dall'altra parte. Una sera, in un locale affollato, musica a palla, si ritrovano
appoggiati per caso ai lati della stessa colonna. La sfiga certe volte è perfidamente subdola.
E.F.: "Toh... chi si vede"
E.M.: "..."
E.F.: "Perché non mi saluti quando mi incontri? Insomma, ci siam voluti bene e io credo che potremmo..."
E.M.: "Lo sai il significato della parola odio?"
E.F.: "???"
E.M.: "Ecco, io odio me stesso per essere stato 2 anni con te. Non ero io. Ora sono stato a Cuba dopo la laurea e ho trovato la mia vera dimensione, la mia vera vita."
E.F. (molto titubante): "Bèh, sarai maturato, certo, si vedono certe cose. La miseria, una cultura diversa..."
E.M.: "Ma che cosa stai dicendo? Semmai regredito! Eh, eh, eh, eh,..." proseguendo con sorriso ebete: "Mi sono bevuto già tre mojito!!"
E.F.: "???"
Morale della favola: gli uomini non crescono mai, se non anagraficamente.
Conclusioni: credo che a breve la razza umana si estinguerà per l'incapacità di comunicare oramai preponderante tra i due sessi e per l'emerita stronzaggine di certi esemplari in
circolazione. Oppure perché, come per i dobermann, anche gli uomini hanno qualche cromosoma impazzito e dopo una certa età perdono il lume della ragione.
Comunque, sempre una speranza ci resta...
PS. Mi pare doveroso ricordare che ci sono donne che sono molto peggio degli uomini ivi sopra descritti.
Io parlo della mia esperienza, e non per sentito dire per cui la malevolenza con cui vengono trattati gli uomini non deve considerarsi assoluta.
Detto ciò, non è scontato che una o tutte le esemplari femminili descritti qui sopra siano identificabili con me.
Forse sono parto della fantasia malata della vostra blogger preferita e delle sue amiche.
O forse no...
Published by phoebe1976
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vita vissuta
21 giugno 2004
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10:16
Il calcio è uno sport da idioti.
Il calcio è solo per gretti deficienti.
Che cosa ci sarà mai di bello ad inseguire un pallone in 20 mentre 2 stanno tra due pali, ah proprio non lo so.
AH!
Il calcio non mi piace.
La palla è rotonda e non si sa mai dove vada a parare.
Il calcio è un gioco.
Io non seguo il calcio, amo il balletto classico.
Il calcio non esiste.
...
...
Ok, l'ho presa male. Non infierite eccessivamente, please.
Published by phoebe1976
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vita vissuta
17 giugno 2004
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15:30
Estate.
Scarpe aperte e gonna al ginocchio.
Finestrini abbassati.
Occhiale da sole dorato a tenere i capelli che non ne vogliono sapere di star fermi.
Senza trucco, perché la pelle è già un po' abbronzata dal sole.
I girasoli.
Estate.
Odore di tigli.
Lampi di lucciole nei prati.
Gelati che si sciolgono durante le passeggiate sul lungolago.
Canottierina con gli strass.
Le ciliegie sugli alberi.
Estate.
Vento caldo nei capelli.
Il gelsomino che sboccia.
Pantaloni bianchi.
Bacardi Breezer al lime.
Estate.
E' passato tanto tempo.
E allora perché ci penso ancora?
Published by phoebe1976
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vita vissuta
16 giugno 2004
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09:46
Oggi è la gran giornata.
L'ultima occasione per riscattare una stagione deludente.
Coraggio!!!
Published by phoebe1976
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vita vissuta
14 giugno 2004
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10:23
Andare via qualche giorno fa sempre bene, specie poi se la compagnia è ottima e l'evento di
quelli che si aspettano tutto l'anno con una certa impazienza: il Festival del Fitness.
Ok, ridete pure.
Anzi, quando avete finito di ridere, chiamatemi.
Ffffatto???
Bbbbene!
Allora vado avanti. Siamo partite io e due care amiche, Sara e Claudia, venerdì mattina in sella alla mia fidata Polo per raggiungere la riviera romagnola con un solo programma in mente: fiera +
sole + relax totale.
Venerdì ci siamo godute la fiera esibendoci in ben 5 ore di lezione complice anche il casino non eccessivo di un giorno feriale.
Ho ballato, fatto step e provato la Bosu e, ovviamente, fatto shopping approfittando dello sconto fiera.
Il tutto dalle 11 alle 20.
Da ricovero
La sera eravamo così stanche ed affamate come tigri in gabbia che ci siamo trascinate a Riccione alla ricerca di una pizza e contemporaneamente ci siamo esibite nel rimorchio di un addio al
celibato fiorentino culminato in diatribe calcistiche.
Sabato sveglia col canto del gallo per andare al mare e abbrustolirci.
O almeno, queste erano le nostre bellicose intenzioni, ma non è stato facile.
Complice il bagnino Nino (Bagno 31 di Rimini, un po' di pubblicità non guasta) che per 2 euro a testa c'ha dato il lettino e la stanchezza siamo piombate addormentate tutte e tre a faccia in
su.
Per due ore.
Le uniche due di tutto il week end.
Stamattina sembro un Ringo, bianca dietro e rossa in faccia.
Naturalmente sabato è salita la nostra allegra brigata al gran completo, mica potevano lasciarci sole, no? Abbiamo riempito l'hotel quasi da soli, tanto che ci sentivamo davvero a casa nostra,
tanto da farmi accarezzare l'idea di organizzare una comune in cui vivere tutti insieme.
Idea immediatamente scartata dopo attento esame e dopo la vista delle facce strompicciate che i miei cari amici tutti esibiscono la mattina.
Ecco, preferisco che la mia la veda solo lo specchio, per ora.
Insomma, un bel fine settimana che, se coronato dal sole (Voglio uccidere Giuliacci del TG5. Mi porta una sfiga allucinante ogni volta che me ne vado per il fine settimana!) e dall'incontro con una
avvenente scrutatrice romagnola, sarebbe stato perfetto.
Ma dalla vita non si può aver tutto.
M'accontento, va'...
PS. Una cosa mi chiedo: ma come cavolo fanno gli autoctoni a campare in riviera durante l'estate? Sabato sera abbiamo trovato un'ora di fila per il tratto Rimini - Riccione. Alle tre di notte, non
a mezzogiorno.
Alle tre.
Snervante, e anche abbastanza allucinante.
Io emigrerei.
Published by phoebe1976
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vita vissuta
10 giugno 2004
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10:52
Stamattina ascoltando la radio in macchina venendo al lavoro mi è capitata la canzoncina nuova di tal Simone, novità saltata fuori dal Festival di Sanremo e annunciato dallo speaker come spalla dei
concerti di Vasco di quest'estate.
La canzone è orecchiabile, mi rimane in testa. Si intitola "Il mondo che non c'è".
Cavoli, mi rimane in testa...
Ma come mai la canticchio così bene, mi sembra di averla sentita da sempre...
Poi, sulle scale dell'ufficio all'improvviso... Illuminazione!!!
La ragazza mi ha lasciato, è colpa mia,
sono stato anche bocciato e non andrò via.
Passerò tutta l'estate qui, compresi i Lunedì
quelli li odio di più, non lo so, ma è così:
odio i Lunedì, i Lunedì.
UGUALE!!
O è la mia impressione???
Published by phoebe1976
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vita vissuta