L'ho già detto che mia figlia è la reincarnazione di Mercoledì Addams nel nuovo millennio?
La mia adorabile bambolina dimostra un tale cinismo naturale che la treccioluta in bianco e nero l
e spiccia casa.
Al mare dai nonni mentre sguazza felice in dieci centimetri d'acqua le si avvicina un quattrenne con costume dei Paw Patrol, braccioli coordnati e cresta.
- Ciao.
- Ciao.
- Io sono Manuel.
-'mma.
- Giochi?
Alzata di spalle.
Il bimbo dispone sul bagnasciuga palette, secchiello e formine. Quando è tutto pronto, e solo allora, la gnocca si dirige nel luogo deputato al gioco.
Passano una ventina di minuti a giocare, lui zerbino e lei muta comandante. Giocano in pace, educati, bravissimi. Quand'ecco che irrompe la madre tamarra del pretendente: costume scintillante taglia 54, occhialone da sole made in China e tatuaggio col nome del figlio in bellavista.
- Manuel! Veloce, sotto l'ombrellone!
- Ma mamma, io...
- Vai, ti ho detto!
Io, che leggevo seduta sul pattino poco distante ed ero entusiasta della pace raggiunta, mi becco un'occhiataccia furibonda, manco avesse sorpreso nel proprio letto i nostri figli adolescenti con la mia connivenza.
Sempre guardandomi continua a strillare il nome del pargolo, restio a lasciare la gnocca.
- Manuel! Se non ti sbrighi ti riempo di botte.
- Ma mamma...
- Saluta!
Il bimbo si alza, si gira verso Emma e mesto le dice: - Ciao...
Lei, diva anni '20, lo guarda in viso, fa spallucce e continua a fare la buca che avevano iniziato insieme, come a dirgli "Abbello, vai da mamma, vai!"
Il bimbo, contrito, si allontana tirato per il braccio dall'orrida madre.
Una suocera così, no eh...
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