Io e la televisione abbiamo un rapporto perverso: ho Sky, mille canali e pochissimo tempo per vederli. In pratica, guardo quasi solo quello che registro sul mio fido MySky, oppure vengo obbligata dall’Amoremio alla visione di qualche programma scientifico di cui non capisco nemmeno il titolo. Inutile spiegare all’Amoremio che il mio cervello si è fermato all’assimilazione della Teoria dei piselli di Mendel. Stop. Figurati se capisco i quanti e tutte quelle cose astrattamente strane, figurati.
Io vorrei vedere programmi più frivoli, magari strani, frivoli, particolari. O romantici.
Ma poi finisco sempre per cedere il controllo del telecomando a lui, ahimè, e finisco sempre per fare la fine della Mondaini.
Ultimamente abbiamo scoperto un programma che ci accomuna entrambi.
Niente di culturale, niente di scientifico o troppo melenso, anzi. Un programmino anche leggermente perverso, a dire il vero, che butta un occhio in casa degli altri senza che i diretti interessati si ribellino. Si tratta di Alta Infedeltà, 1000 modi di tradire, in onda su Real Time tutte le sere alle 20:40 (noi lo vediamo sul +1, giusto dopo che Emma è crollata a letto). Il programma consiste nel racconto dell’infedeltà coniugale di un membro di una coppia più o meno stabile che, puntualmente, viene sgamato nel modo peggiore possibile ed infamato. Novanta volte su 100 il traditore (o la traditrice) appena viene scoperto si rende conto della immane cazzata commessa e vorrebbe fare retromarcia, ma quasi mai il tradito e di quest'avviso. E vorrei ben vedere. C'è la signora che perdona l'ex marito traditore, ma anche quella che si consola con l'istruttore della palestra.
L'infedeltà per noia, quella per frustrazione o solo perché, a volte, l'amore finisce e basta ma dirselo in faccia è troppo difficile. Perché affrontare una discussone, mettersi in piazza, quando evadere è molto più facile?
Il programma è divertente, ben sceneggiato e le ricostruzioni sono accurate e ironiche, con i diretti protagonisti (a volte pure più bellocci degli attori che li interpretano) che raccontano i loro punti di vista in maniera colorita e partecipe. Io, ad esempio, col cacchio.
Amoremio: "A noi non succederebbe mai, vero?"
Phoebe: "Certo che no, Amoremio, anche perché sarei costretta a metterti nel congelatore a pozzetto, e farti a pezzi sarebbe molto faticoso per me."
Amoremio: "..."
Un programma da guardare mangiando popcorn e pensando A me non succederà mai. Chi io? No, non noi. Ma ne siete sicuri?
Anche se ne siete certi, fate il test e poi magari ne riparliamo.
Io faccio i popcorn, intanto.