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29 giugno 2007 5 29 /06 /giugno /2007 00:02
Ho ascoltato Radio Deejay per tanti anni. Non tanto per la programmazione, ma per i personaggi.
Adoravo Fabio Volo, Linus e Nicola, nonché ovviamente l’uomo dei sogni, Alessio Bertallot, e la sua voce suadente.
Certo, se in linea generica, la programmazione musicale dell’emittente è una schifezza.
Più o meno, è quella che potrebbe piacere ad un sedicenne arrapato e brufoloso.
Decisamente troppo unz unz per i miei gusti, anche se con le dovute eccezioni.

Ma nella radio io non cerco solo musica.
Abituata a medio-lunghe percorrenze mi piace anche la radio parlata, purché discreta, intelligente e divertente. Così, piano piano, ho integrato con Radio 2 ed il suo intrattenimento sicuramente più colto.
Ma mi mancava qualcosa.

E così un giorno, a causa del favoloso ed ipertecnologico rds della mia radio, all’improvviso mi sono trovata catapultata dentro Play Radio. Buona musica, mai banale. Un intrattenimento piacevole, allegro, interessante. Una radio giovane, nata dalle ceneri di RIN più o meno un paio di anni fa, snella e senza troppe sovrastrutture. A qualsiasi ora del giorno, una radio vivace, interattiva, al servizio pieno dell’ascoltatore.
Andare la mattina in ufficio accompagnati da “Il buono, il brutto ed in cattivo”, dove troneggia Tommaso Labranca e Luca Viscardi (nonché il mitico Cinaciabella) è diventata una piacevole abitudine, un appuntamento con una ironia che vorrei trovare anche in TV. Play Radio è diventata casa mia. Ho pure partecipato ad un Play Now, nonostante non avessi mai nemmeno pensato di provare a telefonare ad una radio, vincendo adesivi e gadget assortiti, nonché l’ultimo libro di De Carlo (da me criticato in diretta). E c’è chi mi riconobbe al volo. Strano, ma vero. Potere della radio. Play Radio, mi dicono, sabato 30 giugno alle 20 chiuderà i battenti. Per sempre. Per una manovra finanziaria che non sono tanto riuscita a capire, è stata acquisita da Finelco (che possiede già 105 e RMC) che ha deciso di chiudere baracca e burattini, smantellando fino da sabato sera gli studi da dove trasmetteva.
Sulle sue frequenze, come spiega Luca Viscardi che di Play radio è il direttore, nascerà Virgin Radio, che promette di essere l’ennesima radio generalista e qualunquista.
Grazie, ne avevamo davvero bisogno.

A parte l’ironia, vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno intrattenuto in questi mesi, dalla Giada e Stefano Gallarini (con cui ho avuto il piacere di parlare) fino alle repliche a tarda notte di Fabio Canino, che accompagnano il mio ritorno a casa.
Grazie.
Mancano due giorni alla chiusura e mi chiedo: come farò da lunedì?
Chi mi terrà compagnia?

Sono orfana, aiutatemi…

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Tutto quello che c'è nella mia testa...vita, amore, arte, libri, immaginazione, musica. Il tutto naturalmente immerso nella confusione più totale. Poco? Qualche volta, pure troppo!!!

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