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21 giugno 2010 1 21 /06 /giugno /2010 19:51

 Sei nervosa? Stressata? Non ce la fai più?
Ti mangeresti a colazione l’omino col cappello che non si lascia sorpassare?

Per gli uomini c’è solo una spiegazione valida: hai il ciclo.

Non è per la montagna di panni da stirare che ti guarda minacciosa, per il capo che non ti ascolta quando parli in modo intelligente di lavoro ma continua solo a guardarti la scollatura, il tuo compagno che non si accorge che hai passato tre ore dal parrucchiere a farti bella perché è troppo preso dai Mondiali e dalla partita Pincopanco Vs Pancopinco.
No.
E’ per il ciclo mestruale.
Croce di tutti gli uomini.
Certo, come no.
Che, detto per inciso, per gli uomini rimane una attività misteriosa e complessa, quasi da iniziate, ed impossibile da comprendere fino in fondo senza avere l’utero.
Poi gli uomini nella loro ignoranza assistono impotenti ad un bombardamento mediatico fatto di ali, donne che fanno la ruota, che vanno in bicicletta, tessuti innovativi, incomprensibili paure e fobie di sporcarsi i pantaloni bianchi.
Che poi, mica è necessario metterli proprio nel momento topico del ciclo, signora mia. Un po' di cervello, che noi donne ce ne abbiamo da vendere, via.

Senza considerare quella che definisce timidamente il ciclo quei giorni lì, manco fosse una cosa da vergognarsi e conferendo alla cosa più naturale del mondo un’aura di mistero tale da causare una convocazione d’urgenza di Giacobbo.
Problemino, indisposizione, impedimento, palloncino rosso.
Uomini, donne: fate lo spelling con me. M-E-S-T-RU-A-Z-I-O-N-I.
Mestruazioni.
Non è una parolaccia, ma chiamare le cose col nome più consono.
Il  fatto che il ciclo mestruale di una donna sia ancora oggi tabù fa ridere. Donne che ballano seminude in fascia protetta mimando rapporti orali va bene, questo no.

Perché da sempre nel corso del secoli il ciclo mestruale rendeva la donna impura, era il segno che non avrebbe portato eredi nemmeno quel mese e probabilmente puzzava anche. In tempi più recenti non è che sia andata meglio, considerando che a mia nonna era stato insegnato a non toccare l’acqua in quei giorni lì nemmeno per lavare l’insalata.  E lei ne approfittava per riposarsi in barba ai pregiudizi, convinta però che se si tagliano i capelli da indisposta ricresceranno male, ribelli e indisciplinati. Chiaramente.

Oggi, dopo che le femministe han bruciato in piazza badilate di reggiseni noi donne ci siamo leggermente emancipate.

A quattordici anni dovevo partire per le vacanze e quei giorni lì coincidevano con i giorni di mare. Mia madre timidamente mi mise in mano una scatola di Ob mini  con la stessa faccia con cui mi avrebbe affidato una scatola di preservativi. Non mi spiegò nulla, non disse nulla. Mi mise in mano la scatola e chiuse la porta del bagno. Io, seduta sul water, ho dovuto capire da sola il dove/come/perché. Lei non ha saputo proferire verbo, chiusa nella vergogna.
Immaginatevi io che leggevo Cioè pensando dicesse cose serie come ho portato a termine con coraggio l’operazione.

Per fortuna che poi, col passare degli anni, le cose sono andate meglio, grazie ad.O.b. che non mi ha mai delusa ed a fatto di me una donna più sicura di sé e con meno frustrazioni.

Perché si sa, gli assorbenti interni sono da ragazza facile, lo dicono tutti.
Non importa se son comodi, ti fanno sentire libera e senza il pensiero del si sposta tutto.
Non assomigliano forse a piccoli falli?
Ecco, allora non son per le brave ragazze.
Almeno questo affermavano i giornalini per ragazze di allora.
Le stesse autorevoli fonti che affermavano con certezza che sì, un bacio con la lingua poteva farti rimanere incinta.

Ora che sono adulta e le cose sono cambiate, il ciclo è un momento di complicità con le mie amiche, da vivere in tutta serenità.
Certo, forse per gli uomini rimarrà sempre un mistero stile linee di Nazca. Un enigma che loro non possono capire e per questo sono terrorizzati dal doverlo spiegare un dì ad una loro ipotetica figlia.


Ma a volte il mistero non guasta...

 

 

 

 


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