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24 giugno 2004 4 24 /06 /giugno /2004 17:57

Primo episodio: la telefonata che non t'aspetti.


Antefatto: l'esemplare femminile in questione va tutte le mattine a prendere il caffè in un bar, dove un esemplare maschile parecchio belloccio ed interessante la occhieggia sempre. Al lavoro, una mattina le suona il telefono.

Esemplare femminile: "Pronto?"
Esemplare maschile: "Ciao, sono X. Mi incontri sempre al bar. Ti disturbo?"
E.F.: "Ohhhh, nooooooooo!!! Ma figurati!!"
E.M.: "Scusa se ti disturbo al lavoro, ma vorrei tanto andare a prendere un caffè con te, lontano da occhi indiscreti."
E.F.: "Ma certooo!!!" Momento di lucidità nel cervello: "Scusa, ma che vuol dire lontano da occhi indiscreti?"
E.M.: "Bèh, no, niente di chè. E' che la cassiera del bar dove ci incontriamo di solito è amica di mia moglie ed è una tale chiacchierona!!!"
E.F: "Tu... tu... tu... tu... tu..."

Morale della favola: "Sono sposato, ma niente di serio!!!"

Secondo episodio: irritazione, pessimismo e fastidio by SMS

Antefatto: l'esemplare maschile e quello femminile non si sono lasciati bene (anzi, molto molto male) ed in più abitano lontani. Lasciati? No, non era stare insieme... più una affettuosa amicizia, diciamo. Tant'è che è un bel po' che non ci si sente anche se E.F. subisce ancora il fascino del ricordo di E.M. pur non rammentandone più la voce. Anzi, diciamoci la verità, E.F. c'è ancora un po' sotto, e l'idea di vederlo tornare la renderebbe irrazionalmente pazza di gioia. Il tutto si svolge in un'ora tarda, via sms.

E.M.: "Vorrei parlarti, anzi vorrei fare due chiacchiere a quattrocchi. Succederà?"
E.F.: "Dipende da te."
E.M.: "Che vuol dire dipende da me, non capisco"
E.F.(sbuffando insofferenza per ferite che possono riaprirsi): "E come mai ti è presa voglia di vedermi dopo tutto questo tempo?"
E.M.: "Perché prima ero arrabbiato con te e poi non stavo bene né con te né con me stesso*"
E.F.(digrignando i denti mentre scrive e beve una caipiroska alla fragola): "Io la sapevo diversa. Per il rispetto del bene che ancora ti voglio sei pregato di non prendermi in giro che non me lo merito"
Silenzio assenso

Morale della favola: "Anche l'ipocrisia maschile ha un limite, sebbene molto oltre la decenza"

*NB. E.F. già sa che lui va strombazzando in giro il suo amore per la nuova fidanzata ed il fatto che pare abbia trovato la donna della sua vita. Che evidentemente non è E.F.

Terzo episodio: baila baila a Cuba

Antefatto: l'esemplare femminile è stata lasciata dal classico esemplare maschile bello intellettuale più o meno 6 mesi fa senza nemmeno una parola. Dopo due anni. Belli o brutti, ma due anni. La mia pittoresca cittadina di provincia, si sa, è un buco e ogni volta che si sono incontrati lui s'è voltato dall'altra parte. Una sera, in un locale affollato, musica a palla, si ritrovano appoggiati per caso ai lati della stessa colonna. La sfiga certe volte è perfidamente subdola.

E.F.: "Toh... chi si vede"
E.M.: "..."
E.F.: "Perché non mi saluti quando mi incontri? Insomma, ci siam voluti bene e io credo che potremmo..."
E.M.: "Lo sai il significato della parola odio?"
E.F.: "???"
E.M.: "Ecco, io odio me stesso per essere stato 2 anni con te. Non ero io. Ora sono stato a Cuba dopo la laurea e ho trovato la mia vera dimensione, la mia vera vita."
E.F. (molto titubante): "Bèh, sarai maturato, certo, si vedono certe cose. La miseria, una cultura diversa..."
E.M.: "Ma che cosa stai dicendo? Semmai regredito! Eh, eh, eh, eh,..." proseguendo con sorriso ebete: "Mi sono bevuto già tre mojito!!"
E.F.: "???"

Morale della favola: gli uomini non crescono mai, se non anagraficamente.

Conclusioni: credo che a breve la razza umana si estinguerà per l'incapacità di comunicare oramai preponderante tra i due sessi e per l'emerita stronzaggine di certi esemplari in circolazione. Oppure perché, come per i dobermann, anche gli uomini hanno qualche cromosoma impazzito e dopo una certa età perdono il lume della ragione.

Comunque, sempre una speranza ci resta...


PS. Mi pare doveroso ricordare che ci sono donne che sono molto peggio degli uomini ivi sopra descritti.
Io parlo della mia esperienza, e non per sentito dire per cui la malevolenza con cui vengono trattati gli uomini non deve considerarsi assoluta.

Detto ciò, non è scontato che una o tutte le esemplari femminili descritti qui sopra siano identificabili con me.
Forse sono parto della fantasia malata della vostra blogger preferita e delle sue amiche.

O forse no...

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Tutto quello che c'è nella mia testa...vita, amore, arte, libri, immaginazione, musica. Il tutto naturalmente immerso nella confusione più totale. Poco? Qualche volta, pure troppo!!!

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