- Emma, vieni a metterti il pigiama.
- No, grazie.
- Come sarebbe a dire "no, grazie"? - - No, grazie.
E se ne rimane lì, affaccendata ed impegnatissima nelle sue faccende da duenne o poco più, non filando minimamente di pezza quella povera donna della propria madre che deve inseguirla e usare la forza bruta per effettuare il passaggio vestiti/pigiama e viceversa.
- Emma, vieni subito qui.
- No, grazie.
- Emma, devi cambiare pannolino.
- No grazie.
- Ma come sarebbe a dire?
- NO, GRAZIE!!!!!!
E scappa via.
- Emma, lo sciroppo per la tosse.
- No, grazie.
- E invece sì.
- No, grazie.
- Emma, apri la bocca.
- No, grazie!
Ora, va bene la fase del no, tanto decantata da pediatri ed educatori e tappa fondamentale per la crescita di ogni bambino.
Ma alla fase del NO, GRAZIE non ero preparata...
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