Ad Emma domenica è caduto (ovviamente e finalmente) l'ombelico.
A parte la paranoia del primo bagnetto, su cui scriverò post a parte, l'annoso problema che mi è stato posto da mia madre è: "Dove lo mettiamo?"
"Ma che?"
"Ma come che?!?! L'ombelico!!!"
"..."
A dire il vero non mi ero mai posta il problema, non immaginavo nemmeno che andasse messo da qualche parte.
Eppure tradizione così vuole e con miti, tradizioni e riti voodoo non si può combattere, nemmeno sulle sponde del Trasimeno e nemmeno nel 2014. Ecco quindi mia mamma, con i con la mani ben piantate sui fianchi che mi pone la domanda: "L'ombelico dove lo metti?"
Veramente, di tutti i quesiti sulla maternità che mi sono frullato in testa in questo nove mesi, a questo proprio non avevo pensato, giuro!
Leggenda vuole che mia nonna Spina mise il mio in mezzo ad un libro, generando così la mia divorante passione per la lettura e la scrittura.
L'ombelico della mia sorellina minore, invece, è stato messo da mia nonna in un roseto ed è per questo che è così bella e delicata. E vanitosa. Forse è per questo che colleziona scarpe, non è colpa sua.
Quale sia stata la scriminante tra me e lei neonate nella mente di mia nonna Spina non è dato sapere, ma alla fine siamo venute su diverse, ma non troppo.
Anzi.
Ma resta la storia dell'ombelico da piazzare.
Sarà vero?
Sarà leggenda o peggio superstizione?
Io, a dar retta all'istinto, metterei il cordone ombelicale di mia figlia dentro la mia preziosissima edizione bicolore preziosissima e rarissima (per me ovviamente, non vale niente sennò) de “La storia infinita” di Michael Ende, regalo della mia maestra di terza elementare e punto di svolta nella mia fantasia e nella mia passione letteraria.
Troppo pretenzioso?
Troppo banale?
Voi che mi suggerite?