Dei sacrifici che una madre deve fare e della rinuncia transitoria all'alcol ho già parlato. Una rinuncia transitoria e per di più controversa, tanto che alcune teorie vogliono che in gravidanza un bicchiere di vino faccia sangue e che durante l'allattamento una birretta sia d'aiuto.
Ma una rinuncia più grande, immensa direi e che si manifesta sin dall'inizio della gravidanza è un'altra: la rinuncia alle droghe. Intese, ironicamente, come medicine. Le medicine serie, intendo. Che cosa avevate pensato? Ma vi sembro il tipo? AH!
Vi sembra cosa da poco? Anche a me, all'inizio.
Poi ti viene un mal di testa, di quelli forti che non ti fanno pensare né articolare una frase di senso compiuto. E tu puoi prendere solo una tachipirina. E con moderazione, anche. Una TACHIPIRINA. Del paracetamolo, insomma. Una cosa così blanda da poter essere equiparata alle mentine. E così un mal di testa che prima stroncavi a martellate di ibuprofene, all'improvviso dura cinque giorni. Cinque lunghissimi giorni in cui veleggi nel cattivo umore e nel fastidio.
E se sei come me ed hai la sfortuna di soffrirne spesso, béh è una tortura vera e propria.
Poi ti viene il raffreddore. Normale, no? Anche qui niente aspirina o affini, niente prodotti bomba specifici, nemmeno uno Zerionol. E nemmeno uno schifosissimo spray che non sia omeopatico.
Che diciamolo, l'omeopatia, le acque termali, l'acqua di mare, la propoli: cazzate. Volete mettere una medicina fatta come si deve? Una che funzioni davvero e che sia efficace ORA?
Datemi un actigrip, un ibuprofene, un vicks ma anche solo un fottutissimo sciroppo per la tosse che mi faccia tornare a respirare, sentire e parlare come un essere umano e non come se non avessi fatto le adenoidi a tre anni.
E invece nulla, una tachipirina. TACHIPIRINA. E poco conta se ne puoi prendere una carriola: è efficace come lo spray all'acqua termale. E non mi dite di fare i fumenti, io li odio. Mi sento soffocare, non respiro e poi puzzano. Peggio ancora l'aerosol, lo odio all'ennesima potenza, è uno strumento costruito dal demonio in persona. E poi mi annoia.
Dalla nascita di Emma sono al secondo terribile raffreddore, corredato da tosse ma mal di gola. Superaccessoriato come si deve, insomma, ché io le cose fatte male non le riesco a fare.
Ora dico io: la scienza progetta di far andare l'uomo su Marte e ancora non è riuscito a creare delle medicine per il raffreddore che possano essere prese anche da donne incinta o in allattamento?
Ma scherziamo? E' chiaramente tutte una macchinazione delle grandi aziende farmaceutiche multinazionali, le stesse che hanno causato la caduta dei capelli in massa, le scie chimiche e che promuovono l'inserimento del microchip sottopelle per i neonati. Maledette. La pagherete.
Aspettando che mi passi questo tremendo raffreddore, ne prendo nota nella lista di cose da rinfacciare a mia figlia adolescente, insieme alla morte dei miei addominali ed al mio primo capello bianco.
Ah, i sacrifici di una madre...