Quando è nata Emma mi sono subito resa conto con orrore che non sapevo assolutamente cosa farmene.
Ma sul serio.
Passavo le ore a guardarla e a chiedermi: "Ora che ne faccio?"
Piangeva e non capivo perché, la mia abilità nel cambio del pannolino era appena sufficiente, avevo paura di romperla e allattarla era semplice come un logaritmo. Per non parlare del “come si spegne”, improponibile operazione anche solo dal punto di vista ideologico.
E tutti a dirti: “Ah, che bel tempo! Goditelo che poi ti manca!”
Ecco, no.
Però io in quei momenti lì, in quei precisi istanti in cui la cacca verde prendeva il sopravvento e fare un lavaggio nasale era paragonabile all’allunaggio, io pensavo solo a quanto cavolo fosse difficile. Bramavo solo il momento in cui mia figlia fosse in grado di spiegarmi a parole i suoi desideri (piccola ingenua, io).
Pensavo a quanto fosse difficile, complicato, intenso, e come tutte le mamme in erba non c’avevo capito un cazzo.
Essere mamma è difficile, sì.
E’ difficile quando tua figlia piange perché vai al lavoro, ma tu devi andare lo stesso e anche di corsa, ché fai tardi.
Quando chiede alla nonna: ”Quando torna la mamma?” dieci volte in un pomeriggio, ma lei non te lo racconta perché è stata una mamma che lavora pure lei e ancora le si stringe il cuore.
Quando si siede sul letto e ti dice con naturalezza da bambina grande: “Stai tranquilla, mamma. Tu vai al lavoro, io asilo. Poi viene nonna e quando arriva il buio arrivi tu.”
“E quando torno me lo dai un bacio?”
“NO.”
Quando si sbaglia, e ti chiama NONNA.
Quando sta male, ha la febbre alta e vorrebbe solo la mamma. Ma tu lavori, perdindirindina. E lo sai che stai facendo la cosa giusta, lo sai. Per te, per lei, per l’esempio che ti ha accompagnato per tutta la vita e che credi fermamente sia giusto dargli.
Lo sai che è giusto.
Però, cazzo se è difficile.
E' difficile anche se lo sai che andrà tutto bene, anche se ti fidi dei tuoi genitori come e più di te stessa. E' difficile anche se lo sai che lei starà bene, che non mancheranno mai le occasioni per essere felici insieme, che il tempo giusto ve lo ritaglierete.
E' difficile perché il tempo passa e scivola via.
Quando poi capita che le altre mamme portino i figli a laboratori, a incontri in biblioteca, in palestra, ad incontri sulla musicalità, al parco e blabla blabla e ti chiedono: “Vieni anche tu?” .
No, io no.
Brutta madre.
Sempre di corsa.
Col cuore appeso.
E ripenso a quando ritenevo difficile cambiare i pannolini…