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21 luglio 2017 5 21 /07 /luglio /2017 14:00

Emma e l'Amoremio innaffiano in una calda sera d'estate. 
E per calda intendo in modo sconcertante, non romantico.
Io rassetto la cucina dopo la cena e dalla terrazza li sento chiacchierare.
Idillio.
Finché un urlo squarcia il crepuscolo: "Mammmmmmmmmmmmmaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!"
Ecco, è caduta.
Lo sapevo.
La vedo arrivare dopo qualche minuto in braccio al padre, che ha la mia stessa faccia.
- E' caduta.
- Immaginavo.
Emma è campionessa olimpica di inciampo nei propri piedi, a medaglia proprio.

Piange e si dispera, ed i decibel emessi aumentano ancora quando, da brutta madre, le disinfetto a tradimento il ginocchio graffiato. 
Sì, è solo un graffio.
A ginocchio sinistro.

Da vera drama queen, Emma si sdraia sul divano e piagnucola.
- Mamma, non posso muovermi... sto male, portami la cioccolata.
- E certo, come no?
- Stai con me? Mi abbracci? STO MALEEEEE!
- Emma, dai... usciamo, continuiamo ad innaffiare. Non è nulla, amore.
- NON E' VERO! - afferma la mia prole stringendosi al petto il ginocchio destro - SONO FERITA! STO MALISSIMO!
- Emma?
- Sì, mammina?
- Hai sbagliato ginocchio.
- Ah.

Seguono venti minuti di risate sguaiate da parte mia e dell'Amoremio, nonché di silenzio indispettito della gnocca.

- E comunque mi sono fatta male, ecco.
- Certo Emma. Vuoi un po' di fondente?
- Sì.
- Usciamo.
- Occhei.

Amo la mia drama queen. 


 

 

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19 luglio 2017 3 19 /07 /luglio /2017 14:00

- Mamma?
- Dimmi amore mio.
- Mamma, lo sai? Io sono innamorata della Nour.
- Ah.
- Sì, però anche la Mia è innamorata della Nour.
- E tu?
- No, niente. Se la tocca la picchio. 
- A posto.

 

- Mamma?
- Dimmi amore.
- Lo sai che Alfredo è il mio fidanzato?
- Ma non era Alberto?
- Sì, anche lui.
- Eh, ma due Emma mica si può!
- Ma mamma, devono essere tutti e due per forza! Alfredo è buono, ma Alberto è bellissimissimo!
- ...

 

Cantato in loop, davanti allo specchio.
-  Non sei l'ideaaaaleeeeeee,non ti avrei sognato accanto meeee! Ma ora sei reale, ha quaccosa che non ho mai visto prima in teeeeeeeeee!
- Emma, ma come canta la teiera?
- Mamma Miss Bric, vuoi dire.
- Precisina. Come canta?
- Quello che accade è una grande novità! Sì, sì. E poi Chicco le chiede cos'è e lei le dice lo scoprirà da grande.
- E tu lo sai cos'è?
- Certo mamma: E' L'AMORE!

Colpita e affondata...

 

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17 luglio 2017 1 17 /07 /luglio /2017 08:00

Spiaggia della nonna.
Luglio.
Domenica.
Affollamento di gente.
Caldo.

- Mamma, che fanno quei bambini laggiù?
- Ehm, niente Emma.
- Vado a vedere.
E parte di corsa sul bagnasciuga.
Dopo mezzo minuto la gnocca torna a velocità supersonica.
- Mamma, mamma devi correre subito!!!!
- Ma che succede?
E mentre mi trascina racconta.
- Mamma, quei bimbi hanno catturato dei granchi e li hanno messi in un secchiello!
- Ah.
- E non possono uscire, sono in trappola!
- Amore, vedrai che adesso li lib...
- NO, TU LI DEVI LIBERARE!
Ci avviciniamo al capannello di piccoli delinquenti in erba che ammazzano il tempo torturando creature e, cercando di essere credibile, dico a mia figlia: - Vedrai che poi li liberano.
- Mamma, non è vero. IO NON ME NE VADO FINCHE' NON SONO LIBERI!

E mi guarda con gli occhi umidi di lacrime. Ed è subito Delfinario di Cattolica. nonché rievocazione di vecchi traumi infantili.
Guardo Emma, guardo i bambini.
Nessuno guarda il secchiello, tutti sono attenti solo a rovistare tra gli scogli vicini.
- Emma, quando ti dico corri, scappiamo velocissime, ok?
- Perché mamma?
3, 2, 1... sferro un calcione al secchiello che si rovescia, mentre una trentina di granchi scappano via. 
Noi corriamo, ridendo, e ci tuffiamo in mare.
Quando smettiamo di ridere, Emma mi prende la faccia tra le mani e mi stampa un bacio grande.
- Mamma, li hai liberati!!! Sei il mio eroe!

I manigoldi intanto si sono accorti del rovesciamento del secchiello e cercano invano di recuperare il malloppo.
Li ripescheranno, ne sono certa.

 

Ma forse domani il secchiello lo rovescerà Emma.


 

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23 giugno 2017 5 23 /06 /giugno /2017 14:00

L'Amoremio è via per lavoro, così decido di approfittare della pausa pranzo per andare a fare la spesa al centro commerciale accanto al lavoro.
Vado, faccio la spesa e mi compro il pranzo. Sushi? Vabbè, dai, facciamo sushi. Sarà dietetico? 
Boh, vabbè.

Pago la spesa e mi cerco un tavolino appartato per quanto sia possibile, così da poter mangiare in pace finendo di leggere il libro di Giada Sundas. C'è gente, e allo stesso tavolone si siedono una comitiva di quattro ragazzi (colleghi?) coi vassoi del self-service che mangiano e chiacchierano. 
Io leggo e quasi non mi accorgo che proprio accanto a me si siedono due persone, una donna sulla sessantina ed un uomo più anziano, camicia bianca ampia e capello ignorante impomatato.
Si danno del lei, hanno l'aria di avere un rapporto di dipendenza o collaborazione.
Inizia lui, a voce troppo alta per essere ignorata.
"Signora mia, si pensa che gli USA siano governati da un matto, ma ha fatto breccia con uno slogan facile: americans frrist! vede, ha vinto! Lo hanno scelto loro, non si può dir nulla! E hanno fatto bene! come dargli torto?"
"Ha ragione, ha ragione"
"Che poi non fanno bene? Prima bisogna pensare al proprio paese, mica a quello degli altri. E che è, sempre domenica? Io per carità, non son di nessun partito, sono apolide, voto la persona che ha buone idee. Mica si possono avere le idee dei nostri nonni, erano altri tempi. E questa è una buona idea, non trova? Sennò vede che succede? Poi vien su l'ISIS. Li ha visti? Dica, li ha visti?"
"E come non li ho visti?"
Lancio un'occhiataccia alla signora, mi agito sulla sedia e provo a mettermi le mani sopra le orecchie. Non voglio intervenire, crepasse nella sua ignoranza devastato dall'herpes genitale.
Non me ne frega, voglio solo finire il libro. 
E' pure divertente, fa riflettere e scorre veloce.
Ma no, lui e il suo tono di voce dicono di no.
I ragazzi in fondo al tavolo si danno di gomito e ridono.
io immagino un mare calmo nella mia testa: Silvia, fatti i cazzi tuoi.
"Fanno saltare chiese e stadi e non ci possiamo fare nulla. Ci governano col terrore e non siamo più liberi. Ecco quello che hanno ottenuto i comunisti col Rolex e la Mercedes. Io non sono razzista, ma ecco."
"Si ha paura a far tutto, sì"
Non sono razzista, ma...
Mi viene tanto da ridere, non so se potrò resistere.

Mare calmo, mare calmo.
Inizio a rassettare la mia roba, rassegnata a smettere di leggere, quando lui decide di dare il meglio di sé.
"Che poi certo, non siamo la prima generazione che non ha vissuto la guerra. E la guerra è brutta, io chi scappa lo capisco, ci mancherebbe. MA DOBBIAMO AIUTARLI A CASA LORO."

Sbotto a ridere in maniera irrefrenabile.
Mare calmo un par di catamarani.  
Non ce l'ha fatta, mi arrendo. 
Maracaibo, mare forza nove.
Ora sono cazzi tuoi.

"Lo trova divertente?"
"No, la trovo qualunquista"
"Come?"
"QUALUNQUISTA. Dice talmente tante banalità e castronerie che potrebbe essere eletto nei Cinque Stelle, ci ha mai pensato? Ha mai pensato che la gente scappa perché casa loro non c'è più?"
"Mi faccia parlare..."
"Guardi, ho bloccato mio suocero su FB perché non volevo discutere, si figuri se lo faccio qui con una persona che non so chi sia"
"Guardi che io dirigo una grossa cooperativa, la conosco bene la gente"
"Ah, ho capito tutto."
"E comunque c'è libertà di parola!"
"Non grazie a persone come lei. Arrivederci."
Giro sui tacchi e me ne vado.
Poi ci ripenso: "Dimenticavo: lei al massimo è apolitico, non apolide. Usi parole che conosce, si faccia un regalo."
Rimane muto mentre me ne vado, e io penso che un giro piglierò due schiaffi da qualcuno meno attonito.

Lo so, litigare con questi personaggi non serve a nulla e io, credetemi, ho cercato di resistere. Volevo solo leggere in pace, rilassarmi e non pensare, ché di cose che mi frullano in testa ne ho fin troppe.

Ma lui e il suo vocione hanno detto no. 

E allora 'sticazzi.


 

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22 giugno 2017 4 22 /06 /giugno /2017 08:00

Volevo scrivere qualcosa a favore della legge sullo ius soli
E' una proposta di legge a cui tengo molto, che ritengo sia davvero importante per una valanga di motivi, ma credo che ormai il mio pensiero sia talmente palesa da risultare noioso. E poi c'è chi ha saputo riassumere in poche semplici FAQ la faccenda molto meglio di come potrei fare io, che invece di restare calma mi infervoro e la prendo sul personale, applicando principi astratti alla vita vera.
Già, perché quei bambini lì, quei ragazzi che vivono nel limbo li conosco. Vanno a scuola con mia figlia, frequentano lo stesso parco giochi, prendono lo stesso autobus.

E allora mi son detta che questa poteva essere l'occasione per fare un altro genere di riflessione, diversa. Più astratta, tanto per cambiare.
La domanda che mi sono posta è: cosa vorreste essere in grado di insegnare ai vostri figli?
Sembra facile, no? Anche troppo, poniamo un tetto: le tre cose principali, ché le lasagne come le faceva nonna siano escluse.
Ok, ci provo.

Numero 1. Non avere paura.
Vorrei riuscire ad insegnare a mia figlia a non avere paura. Non dei ragni o degli scorpioni, ma del mondo. Vorrei insegnargli a non avere paura di chi è diverso da lei, ma nemmeno di chi le assomiglia troppo.
Ad andare in giro per strada sicura, senza sussultare se un'ombra si muove in fondo alla via, ma con la lucidità di sapere cosa fare se le cose si mettono male.
Vorrei insegnarle a non avere paura di vivere e nemmeno di volare.

Numero 2. Ad essere qui ed altrove.
Vorrei riuscire ad insegnare a mia figlia ad essere fiera del luogo in cui vive, delle sue radici contadine, della torta al testo e del suo lago. Ma vorrei insegnarle ad amare i viaggi, ad essere felice di mangiare con appetito la tajine e il rocoto relleno, ma anche le cavallette fritte; a poter vivere ovunque come a casa propria.
Vorrei insegnarle ad amare casa ed il mondo allo stesso modo, anche se questo volesse dire andarsene lontano.

Numero 3. Non mollare mai.
La cosa più importante che vorrei riuscire ad insegnare a mia figlia però è questa: a non mollare mai. Non arrendersi quando gli altri dicono che sei matta, a continuare a credere nelle proprie idee anche se vuol dire esporsi, a ricercare sempre la giustizia anche quando non fa comodo, a non scegliere la strada più facile, a non perdere mai l'empatia con il prossimo che la circonda. Spero di riuscire a insegnarle a non mollare davanti ad una ingiustizia, a non chiudere gli occhi, a credere sempre di poter migliorare questo mondo che sì, fa schifo, ma anche un po' per colpa nostra.

Ecco, ho finito.
Ora è chiaro perché voglio questa legge sullo Ius Soli?

E voi cosa vorreste insegnare ai vostri figli? 
 

 

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16 giugno 2017 5 16 /06 /giugno /2017 14:00

Invito alcuni amici a cena, per inaugurare la terrazza.
Bambini, amici, alcol. 
Estate, insomma.
io adoro la mia terrazza.

Attendiamo il tramonto sul lago, mia figlia dà spettacolo con tutta la sua improvvisa energia dovuta all'integratore di ferro che sta prendendo.
Ma a tutti i bambini le gocce di ferro fanno quest'effetto? La mia sembra punta da una tarantola, poi arriva a letto e BOOM! Svenuta per le successive 10 ore almeno.

Insomma, siamo lì.
Tramonto.
Prosecchino.
Amici.
Allegria.
Bambini che giocano.

Poi, all'improvviso, Emma si avvicina ad un mio amico che conosce bene, visto che ha due lupi cecoslovacchi e lei adora rotolarcisi insieme.
- Ciao.
- Ciao bambolina.
- Aspetta che ti mostro.
- Cosa tesoro?
- IL CA CHE ME NE FREGA!

E se ne va facendo la dabb.
No, ma la scuola materna è molto istruttiva, eh.

Altro prosecco?

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14 giugno 2017 3 14 /06 /giugno /2017 14:30

Arriva per tutti, un giorno o l'altro.
La prima volta fa paura, specie perché si è piccoli, ma molti continuano ad esserne terrorizzati anche da grandi.
Ed è toccato anche ad Emma, come a molti della sua età, prima e dopo di lei.

E' il primo prelievo di sangue.
PANICO.

Soprattutto per i genitori, visto che la gnocca si è recata con me (brutta madre) al centro analisi con la stessa consapevolezza dell'agnellino che non conosce le festività pasquali. Pensava di fare un tampone alla gola ed era tranquilla, l'ingenua.
Il tampone è una cosa che mi spaventa da morire, tanto per essere chiari. Mi devono tenere ferma tre infermiere nerborute, sempre concesso che mi presenti all'appuntamento.
Ma a lei no, lei va serena. Sempre che poi arrivi il dottore che le regala due caramelle gommose.
Ma questa è una storia diversa.

Appena arrivata, però, ha subito intuito la portata dell'avvenimento e si è irrigidita. Ma non scomposta, attenzione; si è seduta in braccio a me, ha tirato su col naso e allungato obbediente il braccio. 
Due lacrimoni le hanno solcato il viso mentre il sangue riempiva le provette, ma non u gemito è uscito dalla sua boccuccia da treenne. 
Per premio le infermiere, che mai avevano visto tanto coraggio in una bimba così piccola, l'hanno invasa di caramelle gommose che lei sdegnosamente ha accettato.

In macchina, muta.
"Emma, tutto bene?"
"Mamma"
"Dimmi, amore mio".
"Mamma, che cosa mi hai fatto?"
E la diga si è rotta. Ha iniziato a singhiozzare e piangere disperata, finché non l'ho consegnata tra le braccia di mio padre che l'aspettava a casa.
"Nonno, la mamma mi ha fatto uscire una cosa rossa dal braccio, ho avuto paura"
"Amore, è passato. Stai tranquilla."
"Puoi dare due sculacciate alla mamma? Così mi passa prima"

Brutta madre...

 

 

 

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13 giugno 2017 2 13 /06 /giugno /2017 09:12

Ieri per caso, saltellando di link in link sui social, sono incappata nella nuova home page di #supereva. Lì per lì sono rimasta un po' basita, solo il nome mi ha subito riportato alla fine degli anni '90, ai modem 56k e ai forum litigiosi dei bei tempi andati. SuperEva però, a differenza di tanti altri, è sopravvissuta all'avvento dei social.
Non solo, ad una prima occhiata non ho potuto far a meno di notare come si sia modificato e plasmato per ascoltare la rete e le sue tendenze, modellandosi sul gradimento degli utenti. SuperEva è infatti il primo sito in Italia con argomenti scelti al 100% in base ai trend social e la sua grafica è creata appositamente per gli utenti che accedono con smartphone e tablet.

Ciò che più mi ha colpito, però, è il taglio del sito.
Sulla homepage si punta soprattutto sul cosiddetto “feel good factor”, con notizie basate su divertimento e soprattutto sulle storie a lieto fine di vario genere, dagli animali alle storie d'amore. Un sito positivo, quindi, con news che possono intrattenere utenti di varie età ed estrazioni tenendoli lontani da siti equivoci diffusori di bufale.Interessante anche il c.d. “trendometro” che mostra in tempo reale le notizie più interagite sui social e i contenuti più cercati sui motori di ricerca di qualsiasi genere, dalle ultime 'interessanti' avventure delle piccole star del web (*yawn*) fino ad interessanti articoli divulgativi su scienza e geografia.
O a Tiziano che regala pizze ai suoi fan in fila per il concerto. Adoro.
Un sito piacevole e divertente insomma, che crea un connubio intelligente tra passato (seppur recente) e futuro.

Visitatelo, non ve ne pentirete.

 

 Buzzoole

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1 giugno 2017 4 01 /06 /giugno /2017 08:00

In macchina, io e la gnocca. 
Devo telefonare e quindi, da brava madre e cittadina esemplare, sulla scia della mania tecnologica dell'Amoremio decido di usare i mezzi che la Apple magnanima ci fornisce.
"Ciao Siri!"
DING! "Come posso aiutarti?"
(Sembra facile...) "Scrivi un messaggio di whatsapp."
DING! "Chi è il destinatario?"
(Acciderbolina, è facile!!) "Davide Ceccaroni"
Gira la ruota, gira la ruota... DENG! "Non c'è nessun Gennaro nella tua rubrica. Riprova!"
(Ma che cazz...) "DAVIDE CECCARONI"
Gira la ruota, gira la ruota... DENG! "Non c'è nessun Ronnie nella tua rubrica. Riprova!"
(Ma brutta putt.. ehm..) "DAVIDE CECCARONI!"
DING! "Cerco Pizzeria i tre furboni su Internet?"
"Ma brutta stronza di una voce registrata, ma vaf..."
"Mamma?"
"Ehm..."
"Mamma, hai detto strrronza?"
"No, amore. Ho detto STANZA. Zio Dado è nella sua stanza e non risponde"
"Mamma?"
"Non mi freghi mica, sai?"

Ah no?


 

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9 maggio 2017 2 09 /05 /maggio /2017 14:00

Emma è brava, molto brava.
Dorme, gioca da sola, va all'asilo, è indipendente.
Mangia anche, tutto.
Quasi tutto.

"Emma, mangia le carote."
"NO."
"Emma, ma come mai... mangia le verdure, le carote sono pure arancioni! E' il tuo colore preferito!"
"NO. Io le verdure non le mangio."
"Ma perché?"
"Mamma, ricordi quando ero piccola? Mangiavo tutto, anche le verdure. Ricordi?"
"Certo, eri molto brava."
"Sì, mangiavo tutto"
"Eh, ma ora no."
"..."
"..."
"..."
"Però magari crescendo ti piaceranno di nuovo, che ne sai? Magari da grande sarai vegetariana, mangerai solo le verdure e non ti piacerà la carne."
"O magari mangerò solo ma cicci."
"Già."
"..."
"..."
"..."
"Mamma?"
"Eh?"
"Le carote, io, no."

E ti pareva...

 

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Tutto quello che c'è nella mia testa...vita, amore, arte, libri, immaginazione, musica. Il tutto naturalmente immerso nella confusione più totale. Poco? Qualche volta, pure troppo!!!

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