19 luglio 2004
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10:09

L'altra sera mi è giunta col vento della sera la lieta novella che un mio ex, per cui in passato ho tanto sofferto causa suoi comportamenti maniaco depressivi (o stronzi, a scelta) ed una certa propensione verso il trasgredire (chiamiamolo così), si è accasato.
ACCASATO.
Al primo impatto ne sono stata felice. Non vedendolo in giro da quasi un anno, cominciavo a temere che fosse finito in un centro recupero per tossicodipendenti. O in carcere.
Insomma, all'inizio sono stata sollevata perché in fondo meglio accasato che ricoverato e poi non ho certo più mire verso di lui.
Dio mi fulmini se non è vero.
MA
Come in tutte le mie riflessioni c'è un MA grande e grosso come una casa.
Come potrei essere la regina delle pippe mentali altrimenti?
Riflettendo e guardando gli uomini importanti del mio passato posso dire senza sbagliare che si sono accasati tutti.
Ma proprio accasati!
In particolare, uno lo compatisco. S'è beccato quella che in comitiva chiamavamo la tricheca (e vi lascio immaginare il perché. No, non per la sua leggiadria e nemmeno per i denti) e ha cominciato a perdere i capelli e a metter su pancia.
Riguardo quello di cui ho avuto notizie fresche invece, posso ammettere che mi solleva sapere che è vivo, ma mi dispiace di brutto per lei e per la gatta da pelare che s'è presa (ma magari ci riesce meglio di me).
Riguardo ad un altro, invece, vorrei tanto che gli cascassero tutti i capelli a cui tiene tanto. Ma non normalmente, piano piano trovando ogni mattina una decina di cadaveri sul cuscino. A ciocche, come nei film sugli effetti della bomba atomica. (L'ho presa bene, eh??Non ci sonrimasta sotto per niente.)
ACCASATI!
FIDANZATI!
Per quanto erano pieni di paranoie, di paure di finire presi in gabbia, svitati, rompiballe, renitenti alla parola impegno, intellettualmente disturbati e, diciamolo, stronzi quando stavano con me, li ritrovo docili agnellini al giogo dolce della padrona, intenti a studiare, a lavorare sodo e a chiudersi in casa con la dominatrix davanti alla televisione a vedere Buona Domenica.
Ora, qui c'è qualcosa che non va.
Il bello è nello scoprire COSA.
Ovvio, sono io visto che io sono ancora drammaticamente sola.
Drammaticamente, vabbé non esageriamo, ma l'aggettivo ci stava bene, era ad effetto.
Sicuramente sono io.
Devo avere qualche difetto, qualche atteggiamento o magari anche un'aura di un colore sbagliato (ho sempre una mamma yoga, non scordatelo) che ne so. Qualche negatività.
Oppure un pessimo carattere.
Che ne so, magari devo andare da uno psicanalista, c'avrò qualche ritardo inconscio nell'affettività o un modo di fare che scansa chi prova a volermi bene. O magari non sono abbastanza rompiballe o stronza.
Ecco, magari devo imparare a tirarmela.
Oppure m'hanno fatto il malocchio.
Ecco, può essere.
Sì, sì, sì... è di sicuro così!
No, eh?
Comunque sono ben accette altre ipotesi.
Urgenti, please. E anche fantasiose...