Ci sono giorni in cui guardi la tv per noia, per abitudine e per mancanza
di idee. O solo per stanchezza. E il sonno sta arrivando, inesorabile. Poi, all'improvviso, la tua attenzione è colpita dalla pubblicità.
Sì, quella cosa fastidiosa, che fa rumore e interrompe il flusso dei pensieri e
che spesso, ahimè, è più carina ed interessante dei programmi della televisione pubblica.
Questo fino ad oggi.
Che cosa succederebbe, infatti, se le pubblicità potessero essere scelte dalla gente? Oppure create? Certo obbrori obbrobriosi come le pubblicità di De Sica non esisterebbero di certo più. O come
quelli della cameriera sexy che passa il silicone, per dire.
Sì, sarebbe bello scegliersi la pubblicità, e siccome non sono una esperta di marketing questa idea non ce
l'ho avuta mica io. No, è stata Telecom Italia a pensarci per prima, realizzando uno spot dalla Rete per la Rete.
Come?
Riprendendo il concetto della pubblicità della scorsa estate, "Le emozioni non cambiano, il modo di
comunicarle sì", ha chiesto ai naviganti di immaginare il mondo della bimba appena nata protagonista finale dello spot . Ve la ricordate? Io stanamente sì, perché
quella pubblicità mi aveva molto colpito: basta sederi da fuori per vendere piani telefonici, andiamo sulla fantasia, cribbio!
E come me devono averlo pensato in tanti, perché almeno 700 autori hanno partecipato alla competizione, immaginando mondi alternativi e innovativi, sognando ed immaginando. Alla fine 7 autori
sono stati scelti per la composizione di uno spot dedicato ad internet.
E' nato così il primo esperimento di "social advertising contest" e con lui
il cortometraggio intitolato "Futura Francesca" in cui si immagina un futuro non troppo lontano, fatto di ologrammi, specchi che aiutano nei cambi d'abito (Lo voglio!!!! Se snellisce pure ne voglio
due!), finestrini che diventano macchine fotografiche e una connessione alla rete praticamente continuata.
Io trovo "Futura
Francesca" molto carino e diverso dal solito, mi piacerebbe fosse collocato anche nei canali tradizionali visto che per il momento mia madre non potrebbe certo vederlo!
Mi piace l'idea positiva del mondo, specia in questo periodo in cui l'ottimismo non è ai massimi livelli e a ragione. Nel cortometraggio la piccola Francesca
cresce e riesce a concretizzare i suoi sogni, diventa astronauta in un mondo fatto di innovazioni e viaggi fantastici.
Chi non vorrebbe un futuro così per i propri figli?
Sarà davvero così il futuro?
Voi come ve lo immaginate?
Vi piace questo esperimento?
Una cosa è certa, il viaggio è appena cominciato!
Io, intanto, aspetto ancora la banda larga a casa...