Arriva il Natale, come tutti gli anni.
Argh.
Jingle bells, jingle bells…
Non è che io ami questo periodo dell’anno in modo particolare. Cioè, sono certa che lo amerei di più se avessi
il tempo materiale e fisico di montare le decorazioni, fare a mano i centrotavola per il cenone, fare i biscotti a forma di stella e alberello, predisporre un presepe che nemmeno Edoardo,
comprare regali con calma e godermela di più.
Invece sono presa in un inutile tourbillon di cose da fare, travolta da un uragano di incombenze e stretta in una morsa feroce dal mostro a tre teste e cento zampacce che è il mio lavoro.
Lo so, sono leggermente metaforica ed esagerata. Ma sono sovreccitata.
Ansiosa.
… Jingle all the way, Oh what fun it is to…
E il tempo passa senza che riesca a realizzare nulla. Nulla di quello che volevo fare.
Non è che Babbo Natale me porta due scatole di ansiolitici, eh?
Io già lo so, il tempo passa e i giorni scorrono come in un calendario dell’Avvento psichedelico.
Così mi ritroverò il giorno della vigilia senza aver fatto nulla di quello che speravo e con mille mila pacchettini ancora da fare. Che poi, a dirla tutta, non è che io, i pacchetti ed i nastri
andiamo molto d’accordo.
I pacchetti, i pacchetti. Quanto sono belli quelli curati in ogni dettaglio, coi fiori secchi, le palline, i fili tono su tono.
Io invece sono una cialtrona rifinita: carta, nastrino oro e manco il biglietto che non ho avuto tempo.
Che personaccia che sono…
…ride In a one-horse open sleigh!!! Oh! Jingle bells…
Quindi anche quest’anno niente biscotti, niente presepe da competizione, niente fatto a mano, ma un solo triste albero di Natale da cui pendono decorazioni comprate al Penny Market l’anno passato
e non fatte da me. Decorazioni che il mio gatto feticista tenta in tutti i modi di staccare dall’albero e portarsi nel suo stanzino, da cui riemergeranno presumibilmente a primavera.
Tra l’altro, il mio gatto vomita di continuo perché non ha capito ancora che l’albero non è commestibile. Quasi quasi per punirlo di tenta dabbenaggine gli metto un cappellino da Babbo Natale in
testa, lo fotografo e lo schiaffo su Facebook.
Insomma, non sono una donna moderna, di quelle che riescono a far tutto e sono pure una bomba del sesso. A dirla tutta, sono una frana.
Mi arrendo.
Solo vorrei davvero sapere come fanno quelle che riescono a far tutto, magari utilizzando una pistola sparacolla.
Io, che al massimo a Babbo Natale chiedo una pistola sparachiodi modello Bret Easton Ellis, vi invidio proprio care reginette del bricolage e del fai-da-te.
Sono capitata in blog e siti bellissimi, dove con estrema facilità tutorial ti spiegano come costruire cento diversi oggetti bellissimi, dalle ghirlande per la porta ai giocattoli per i
bambini. E io li guardo e ripenso alle lezioni di Educazione Tecnica alle medie quando mi attaccavo pollice ed indice col Super Attak. Che bei ricordi.
In ogni caso, a parte la mia inettitudine, non avrei nemmeno tempo.
Devo fare ancora mille pacchetti e mi manca un regalo, per dire.
Speriamo che sia un buon Natale lo stesso, và…