Spiaggia della nonna.
Luglio.
Domenica.
Affollamento di gente.
Caldo.
- Mamma, che fanno quei bambini laggiù?
- Ehm, niente Emma.
- Vado a vedere.
E parte di corsa sul bagnasciuga.
Dopo mezzo minuto la gnocca torna a velocità supersonica.
- Mamma, mamma devi correre subito!!!!
- Ma che succede?
E mentre mi trascina racconta.
- Mamma, quei bimbi hanno catturato dei granchi e li hanno messi in un secchiello!
- Ah.
- E non possono uscire, sono in trappola!
- Amore, vedrai che adesso li lib...
- NO, TU LI DEVI LIBERARE!
Ci avviciniamo al capannello di piccoli delinquenti in erba che ammazzano il tempo torturando creature e, cercando di essere credibile, dico a mia figlia: - Vedrai che poi li liberano.
- Mamma, non è vero. IO NON ME NE VADO FINCHE' NON SONO LIBERI!
E mi guarda con gli occhi umidi di lacrime. Ed è subito Delfinario di Cattolica. nonché rievocazione di vecchi traumi infantili.
Guardo Emma, guardo i bambini.
Nessuno guarda il secchiello, tutti sono attenti solo a rovistare tra gli scogli vicini.
- Emma, quando ti dico corri, scappiamo velocissime, ok?
- Perché mamma?
3, 2, 1... sferro un calcione al secchiello che si rovescia, mentre una trentina di granchi scappano via.
Noi corriamo, ridendo, e ci tuffiamo in mare.
Quando smettiamo di ridere, Emma mi prende la faccia tra le mani e mi stampa un bacio grande.
- Mamma, li hai liberati!!! Sei il mio eroe!
I manigoldi intanto si sono accorti del rovesciamento del secchiello e cercano invano di recuperare il malloppo.
Li ripescheranno, ne sono certa.
Ma forse domani il secchiello lo rovescerà Emma.
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