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26 ottobre 2016 3 26 /10 /ottobre /2016 08:00

Sono tornata a leggere e questo è bello. Non sono ancora tornata al ritmo forsennato pre-gnocca, ma mi accontento.

Nel mio girovagare tra letture impegnate, gialli divertenti, letteratura più o meno di livello, mi sono trovata davanti due libri di cui si parla molto per ragioni molto diverse tra di loro.

Il primo è l'ormai celeberrimo "Io prima di te". Me lo ero ritrovato tra le mani molte volte, ma la copertina zuccherosa (non quella del film, ma questa) mi aveva allontanato. Sì, io sono una che ancora fa caso alla copertina, ai colori, all'intenzione messa nel riassumere in un'occhiata trecento pagine o poco più. E a me 'sto libro sapeva di Harmony ammuffito. Poi è uscita la notizia che la Khaleesi ne avrebbe interpretato in un film il personaggio principale e di quanto fosse entusiasta all'idea di entrare in questo personaggio e mi son detta: perchè no? E buttiamo via 'sti quattro giorni di lettura, su. In fondo venivo da tre settimane di Houellebecq, uno sciacquacervello era una necessità primaria.
E ho sbagliato.
Ho sbagliato perché l'ho letto in tre giorni.
Tre giorni in cui la brillantezza della scrittura, la purezza della narrazione, la coerenza della trama non hanno contato nulla. Tre giorni in cui mi sono innamorata della protagonista, in cui ho sperato senza crederci, in cui ho sofferto ed alla fine pianto anche, come la peggiore delle beote che scrivono sui social "ke bel libro, mi a preso il <3". 
Cara Jojo, te lo devo dire: sei una stronza. 

Non so se le tue siano capacità innate o sia solo culo, ma hai costruito un libro a cui il lettore resta appiccicato nemmeno fosse la ragnatela di Shelob. In cui il finale aleggia come una spada sospesa nel cielo già da metà libro ed il lettore lo sa che piangerà, già lo sa. E anche se questo libro ha il merito di trattare un tema tabù come l'eutanasia rendendolo accessibile anche ai militanti del family day, dall'altro è un libro costruito col chiaro intento di trasportare il lettore in una valle di lacrime.

Riuscendoci benissimo, tra l'altro.
Bastarda.

Insomma, lo sciacquacervello non aveva funzionato a dovere ed ero in cerca di qualcosa da leggere quando mi sono imbattuta nella pubblicità di un altro libro intirolato "Maestra". La quarta di copertina ne raccontava le meraviglie e l'impressionante numero di copie vendute, nonché la spiccata eroticità. Andiamo? vabbè, buttiamoci.
Le prima 100 pagine promettevano bene: piccanti, un pò surreali, tutto sommato divertenti. Poi, è iniziata la discesa. Avete visto un film di James Bond ultimamente? Uno di quelli in cui James si butta da un elicottero, prima che si sfracelli contro un palazzo, rotola sull'asfalto, si rialza e non gli si è nemmeno guastata la piega dei pantaloni, ma tutt'al più storto di 5 gradi il nodo della cravatta? Ecco, qui uguale. A questa tizia, di cui ho già rimosso il nome, succedono cose impensabili, commette crimini orrendi e niente, non se ne accorge nessuno perché è vestita Prada. O Gucci. O vattelapesca, ma non certo H&M. Alla fine ovviamente c'è l'happy end, lei la fa franca e diventa ricca, alla brutta faccia del resto del mondo. E dei lettori, che hanno iniziato a sbadigliare a pagina 130.

E quindi?

Quindi niente. Se "Io prima di te" mi aveva coinvolto troppo emotivamente senza ottenere il benefico effetto "pausa" che ogni sciacquacervello dovrebbe portare con sè, il libro della Hilton mi ha irritata. Basta davvero descrivere quattro avventure mirabolanti, tre gang bang acrobatici con avvitamento ed un pugno di vestiti alla moda per vendere milioni di copie? 

Comunque, alla fine, ho trovato un bel libro da leggere.
Un libro da compagnia, divertente e con dentro tante piccole verità dentro seminate come papaveri in un campo di grano.

L'ho trovato per caso, in mezzo al mucchio, e quando l'ho visto mi son ricordata di una amica che lo aveva consigliato un po' di tempo fa.
Un libro piccolo, originale, curioso ed umano. 

"La lettrice scomparsa" è un libro per cui ama i libri, per chi ne ha cura e ne è anche un po' ossessionato. un libro per chi deve ricominciare ad amare se stesso e le persone.

Forse basta cercare.
Forse è solo una regola matematica.

Forse, come diceva il mio professore delle medie, "Basta leggere".

E io sono tornata. Spero.


 

 

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Tutto quello che c'è nella mia testa...vita, amore, arte, libri, immaginazione, musica. Il tutto naturalmente immerso nella confusione più totale. Poco? Qualche volta, pure troppo!!!

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