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7 maggio 2014 3 07 /05 /maggio /2014 08:12

Essere madre è come essere una funambola dei sentimenti. Un giorno sei stanca, abbattuta, ansiosa. Guardi tua figlia e ti chiedi: farò bene? Avrò già fatto qualche misterioso casino che le incasinerà la vita per i prossimi quarantanni trasformandola in un serial killer o in una grande elettrice di Forza Italia? Sarò capace di proteggerla da questo mondo? Ma soprattutto: riprenderà mia figlia a dormire in modo sensato come accadeva fino ad una settimana fa?

E ancora: come farò al mio rientro al lavoro? Come potrò controllare tutto, sin anche il numero di pannolini gentilmente devastati dalla mia prole in mia assenza?

E il latte? ODDIO! Il latte!

Poi, dopo venti minuti esatti o giù di lì, quando pensi che lo sconforto non possa far altro aumentare e farti sprofondare in un pozzo più profondo della tana del Bianconiglio, ti giri e guardi tua figlia sorridere mentre dorme, col ciuccio a penzoloni.

E la vedi già cresciuta nei suoi 66 centimetri di lunghezza (Pochi? Troppi? E se non cresce più?), beata e innocente.

Non ci sono santi, devi far pace con l'ansia, per forza.

Perché lei ti guarda con quella faccia serena e sorniona, come a dirti che stai facendo troppo casino, che devi prendere la vita come viene e che ce la farai senza dubbio alcuno.

Beata lei che ci crede così tanto.

Tu, invece.

Certo è che il tuo umore migliora, all'improvviso ti senti una mamma sprint e moderna, più forte e rincuorata. Caspita, ce la fanno le donne nei paesi poveri, senza medicine e cibo e tu no? Cacchio, sei fortunata, hai tutto, pure la crema all'ossido di zinco per gli arrossamenti, sei super previdente, una pedagoga in erba, Wonder Woman ti spiccia casa.

Giri per casa tronfia a petto in fuori (e con una quinta attuale non è facile) quando lei attacca a piangere. Ah, no problem. Non sei una super mamma?

E invece no, lei testarda come un mulo non smette e chissà perché. Perché? Hai fame/sete/sonno/male da qualche parte?

Ma perché non parli, non mi spieghi, come posso aiutarti, cosa posso fare? Cazzo, inventano inutili aggeggi che vanno su Marte, c'è la fisica quantistica che non capisco mai ma che dicono spieghi tutto e non hanno ancora inventato un traduttore neonato/italiano?

Lo sapevo, non sono capace, ma chi me lo ha fatto fare?

Scagli il primo pannolino chi tra le neomamme non lo ha mai pensato per un momento, anche solo in quell'attimo lì. Quello in cui sembra non esserci punto di ritorno, dopo trenta minuti passati a ninnare un neonato che ostinatamente non vuole cedere. 

 

E poi, in un secondo, russa.

 

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Tutto quello che c'è nella mia testa...vita, amore, arte, libri, immaginazione, musica. Il tutto naturalmente immerso nella confusione più totale. Poco? Qualche volta, pure troppo!!!

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