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24 luglio 2017 1 24 /07 /luglio /2017 08:00

Mare della nonna.
Luglio.
Caldo.
E sono anche a dieta.
Favoloso.
Seduti al tavolino allo stabilimento, guardo Emma e Alice, la figlia dodicenne del mio compagno, sbranarsi un gelato sotto gli occhi invidiosi miei e dell'Amoremio (a dieta per solidarietà).
Allegria.

Sono strappata via da considerazioni amene sulle calorie da urla e parolacce che provengono dalle nostre spalle. 
Tutti gli astanti girano la testa verso la fonte della diatriba. 
Un gruppo di ragazzini col ciuffo e di ragazzine limitrofe stanno prendendo in giro un uomo. Lo riconosco, gira sempre per lo stabilimento vestito da ragioniere, ma con tutti i colori dei vestiti sbagliati. Ama giocare a carta, i numeri ed ha l'intelletto di un bambino di sei anni.
Lo stanno sbeffeggiando, gridano e lo spintonano.
Lui reagisce mugolando, poco più di come potrebbe fare Emma al suo posto.
C'è un ragazzino, forse il capetto del gruppo, che è il più aggressivo di tutti. Gli grida forte in faccia che non capisce niente e che deve stare zitto. E' così avvelenato che gli si muove il ciuffo sulla testa, nemmeno avesse vita propria.
Lui ha gli occhi pieni di lacrime, risponde con voce stridula.
Dalla mia posizione non capisco l'oggetto del contendere, ma qualunque esso sia mi sta salendo una rabbia che non posso più tollerare. 
Mi alzo per intervenire, ma l'Amoremio mi prende per un braccio e mi fa rimettere seduta. Lo guardo interrogativa e lui mi indica un ragazzo, coetaneo di quello col ciuffo, che dal fondo del bar si sta dirigendo, scuro in volto, verso il capannello. Va da Mr. Ciuffo e lo invita a smetterla subito, a prendersela con lui che può difendersi invece che con chi non può e che è, come è ovvio, un coglione.
Il gruppo rumoreggia, ride, schernisce il Don Chiscotte della situazione che però non arretra di un passo, anzi inviata nuovamente Mr. Ciuffo ad andare fuori dallo stabilimento a misurarsi gli attributi in solitudine. Quest'eventualità sembra non piacere molto a Mr. Ciuffo che invita i suoi prodi ad andarsene che qui è una noia.
Anche il proprietario dello stabilimento finalmente interviene tentando di sedare gli animi con fare annoiato, ma ormai è tutto finito.
Mr. Ciuffo e la compagnia dei coraggiosi se ne vanno, Don Chiscotte se ne torna al mare mentre il ragioniere sbagliato torna a contare le carte seduto al tavolino. Sembra si sia dimenticato già di tutto, e voglio credere sia così.
Emma non ha percepito nulla, ma Alice sì. 
Mi guarda, vorrebbe una risposta, ma l'unica cosa che mi viene da dire ad una dodicenne che ha già capito tutto è: "Mi raccomando: quando ti innamori non ti far fregare da quelli come Mr. Ciuffo che non valgono nulla. Scegli sempre, c'è speranza!"

E stavolta lo credo davvero.


 

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